Diserta le urne e agisci

Ancora una volta siamo chiamati a votare.
Ancora una volta siamo chiamati a decidere chi dovrà amministrare le nostre esistenze.

Per quanto sia ormai senso comune che la Politica sia furto, mafia e sopraffazione e che i politici stessi siano quindi ladri, affaristi e mafiosi, lorsignori ci invitano ancora a rinnovare la farsa del cambiamento, a votarli, a mettere il loro culo su comode poltrone, a firmargli assegni in bianco, a fondare il loro privilegio col nostro sudore.

Ebbene, se non vi bastano i disastri a cui, inermi, assistere ogni giorno, se non vi bastano le promesse e le lusinghe dei candidati e dei partiti, se non vi bastano le violenze e i soprusi degli uomini in divisa, se non vi bastano le mani degli esattori fiscali nelle vostre tasche, se non vi bastano i tormenti di una vita alienata e defraudata di ogni sua potenziale ricchezza, se non vi basta tutto ciò con mille altri aspetti del vissuto impostoci da una cricca di zecche e parassiti forti dell’organizzazione sociale fondata su Stato, esercito, padroni e clero vario, allora oggi e domani andate a votare.

Se invece le illusioni non ci seducono più, se siamo stanchi delle loro stronzate, allora disertiamo le urne e il loro teatrino elettorale.

Riprendiamoci le piazze con gioia e libertà. Sbeffeggiamo il potere e le sue rappresentazioni.

Contro la farsa elettorale e le sciagure da essa generate.

Oggi più che mai e ancora più di ieri, sempre per la libertà di ciascuno e di tutti.

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