Street not for sale – due giorni di musica e graffiti contro casapound

SABATO 9 E DOMENICA 10 GIUGNO 2012 dalle ore 15 in poi

Da una parte sola della barricata . . .

Anche quest’anno, per la seconda volta, Casa Pound prova a organizzare la cosiddetta “International Street Convention” nella sede di Area 19 a Roma , riproponendo l’abituale e triste plagio di culture che niente hanno a che fare con le ideologie fasciste.

Anche quest’anno, la nostra risposta non si farà attendere. Dopo le iniziative nel 2011 di “Reclaim the Streets”, in cui abbiamo ribadito la nostra posizione in varie città italiane, quest’anno ci dirigiamo a Genova, per riappropriarci di spazi in cui esprimere le fondamenta della filosofia street.

La street art è un codice comunicativo che nasce dal disagio sociale di ambienti metropolitani multietnici, dall’emarginazione delle periferie,dalla frenesia post moderna, e si corrobora nel dissenso. Si è diffusa nei decenni attraverso pratiche artistiche illegali,  sviluppandosi speditamente per esplodere e rivelarsi presto in tutti i continenti, entrare nei circuiti più svariati e affermarsi come conquista dei centri urbani e sfida alle autorità precostituite. Si capisce dunque, partendo proprio dalle sue origini, come lo spirito street non abbia nulla a che vedere con le intolleranze e i razzismi, intrecciandosi perfettamente con i diversi tessuti urbani, esprimendosi semmai come forma più o meno conscia di sovversione.

Tutti questi concetti non possono essere affiancati a personaggi come quelli di Casapound, autori di raid ai danni di extracomunitari e omosessuali,  promotori di iniziative come le “taglie sui writers” o le “squadre antigraffiti”. Sfruttando immagini e icone come Che Guevara, Rino Gaetano, Peppino Impastato, vantandosi di essere ribelli e al contempo stringendo sodalizi con amministrazioni e partiti in cambio di favori e finanziamenti, cercano di mostrarsi aperti e moderni davanti all’opinione pubblica, ma le loro contraddizioni nascondono evidentemente solo subdoli tentativi di proselitismo e manie di potere. Smascherando la loro provocazione si palesa solo vacuità.

Come il loro precedente evento, che non ha contato più di una decina di partecipanti, anche questo è destinato a rivelarsi un buco nell’acqua. Per noi invece vuole diventare un’occasione per fare chiarezza, un occasione di festa ma anche di dibattito e sperimentazione. Quello che faremo sabato 9 e domenica 10 giugno 2012 sarà quello che abbiamo sempre fatto: riprenderci le strade, in questo caso i muri della Casa Occupata Giustiniani 19, per riempirli dei contenuti che danno vita ad un movimento ingovernabile!

DOVE C’E’ LIBERTA’ D’ ESPRESSIONE NON C’E’ SPAZIO PER I FASCISTI !

VOLKSWRITERZ, GIUSTINIANI 19

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