PRECISAZIONI E SOLIDARIETA’

Mercoledì 27 febbraio si terrà a Trento il processo contro gli anarchici trentini accusati di associazione sovversiva con finalità di terrorismo. Nessuna prova sui fatti specifici contestati, ma generiche accuse di aver compiuto azioni illegali e di aver organizzato e animato le lotte sociali contro il progetto TAV e la base di Mattarello. Ingenti risorse economiche investite e anni di indagine con pedinamenti e intercettazioni, coordinati dalla procura di Trento, per un inchiesta che da subito si è rivelata debole. Tra le accuse più assurde che vengono mosse agli attivisti trentini vi è quella di aver organizzato e diretto gli scontri avvenuti il 3 luglio 2011 in val di Susa tra migliaia di attivisti NO TAV e le forze di polizia durante l’assedio al cantiere della Maddalena di Chiomonte.

In merito, il Movimento NO TAV al fine di consegnare alla storia quella che è stata la realtà dei fatti ci tiene a precisare quanto segue:

-la giornata del 3 luglio è stata un espressione della rabbia e indignazione popolare valsusina per la pesante aggressione subita dal territorio della valle e dalla sua gente con lo sgombero della Libera Repubblica della Maddalena e l’installazione del cantiere TAV

-le migliaia di persone protagoniste dell’assedio hanno risposto alle violenze della polizia che quel giorno ha lanciato più di quattromila proiettili di gas lacrimogeno CS, anche ad altezza uomo -numerosi gli attivisti accorsi da ogni parte d’Italia quel giorno per sostenere le istanze, ormai ventennali, del movimento valsusino e per solidarizzare con la popolazione sotto attacco

-il Movimento NO TAV non ha capi né gregari, ma si avvale della disponibilità e della volontà di tutti coloro che hanno deciso da che parte stare e che lottano per impedire la distruzione dei territori in nome del profitto

-le azioni di disturbo al cantiere di Chiomonte sono proseguite nei mesi dopo il 3 luglio e continuano tutt’oggi e, a sottolineare l’illegalità e l’illegittimità di quei lavori, ci sono anche gli innumerevoli esposti prodotti dai legali del movimento

-per i fatti del 3 luglio è in corso a Torino un processo che riguarda 52 persone, e che si configura come un vero e proprio attacco politico al movimento che da anni si batte contro la costruzione dell’inutile nuova ferrovia Torino-Lione.

Esprimiamo solidarietà e vicinanza a tutti coloro che sono colpiti da inchieste della magistratura per aver lottato insieme a noi contro il devastante progetto TAV.

L’assemblea dei comitati NO TAV Valle di Susa, 24 febbraio 2013

http://www.notav.info/senza-categoria/precisazioni-e-solidarieta/

Tributo a Johnny Cash

“San Quentin possa tu morire e bruciare all’inferno. Possano i tuoi muri crollare e possa io vivere per raccontarlo. E possa il mondo addolorarsi del male che hai causato. San Quentin,odio ogni centimetro di te.” J. Cash – San Quentin

VENERDI’  20 GENNAIO 2012
@ casa occupata Giustiniani19

H 21:00  Proiezione del DVD “Johnny Cash live at San Quentin”

Il concerto mozzafiato di Johnny Cash nella prigione di San Quentin nel 1969.
Il pubblico si gode il live dell’ “uomo in nero” nello spazio comune del carcere, si commuove, si sbellica dalle risate. Non gli è difficile identificarsi nei testi che raccontano storie  di prigionia, passioni, droga, amori, scazzottate, della continua ricerca di una libertà negata.

H 22:00    Soulful Bogey LIVE!!

Tornato fresco fresco da New York il cantautore genovese ci propone il suo repertorio di cover e pezzi originali che ha già allietato il pubblico della grande mela.

maggiori info: giustiniani19[at]canaglie.org

9 DICEMBRE 2011 : Una rivolta è scoppiata nel carcere di Montacuto ad Ancona ed ha coinvolto una ventina di detenuti che hanno incendiato ad alcune celle. La protesta era iniziata nella notte,quando i carcerati avevano dato fuoco a delle lenzuale ed è proseguita per tutto i giorno. I detenuti si sono barricati nelle celle con delle lamette,uno di loro si è cucito la bocca con ago e filo. Cinque-sei le celle distrutte dal fuoco.
11 DICEMBRE 2011: E’ stato un sabato sera di tensione nel carcere di Parma dove intorno alle 20:30  i detenuti hanno dato via a una rivolta gettando nei corridoi bombolette di gas,scope,bastoni e generi alimentari. Poi hanno dato fuoco alle lenzuola,creando una grossa nuvola di fumo e causando l’intossicazione dell’agente di polizia penitenziaria in servizio.

Resoconto in seguito al benefit per Massimo

Domenica 4 dicembre, dopo un riepilogo della situazione processuale in seguito alle sentenze per i compagni arrestati il 10 giugno ’09, si è tenuta alla casa occupata giustiniani19 una cena benefit in sostegno a Massimo Porcile.
Hanno partecipato più di 60 solidali. Grazie al loro contributo, e a quello della Cassa Ligure di Solidarietà Antirepressiva, sono stati raccolti 1180 euro, che sono stati divisi tra la famiglia di Massimo e l’avvocato, per il rimborso spese.
Ringraziando tutti coloro che sono intervenuti, ricordiamo che sarà effettuata un’iniziativa analoga dopo il deposito delle sentenze a fine febbraio.
Ulteriore appuntamento sarà quello del 15 dicembre alle ore 21, quando chiunque sia interessato potrà partecipare alla preparazione di un manifesto di solidarietà.

La solidarietà è un’arma.
Usiamola.